Istituzioni UE

 

Dal mio dottorato di ricerca in diritto della Comunità Europea, a cui mi sono dedicato anche per effetto di una mia convinzione europeistica, è innanzitutto scaturita la mia tesi, con cui cercavo di capire se con le proprie sentenze la Corte di Giustizia rispondesse effettivamente alle istanze che i cittadini le sottoponevano oppure se essa si limitasse ad affermare principi utili sì su un piano generale, ma talora alquanto sfuggenti per le parti che affrontavano le spese di un giudizio dinnazi alla Corte stessa (cosa quest’ultima particolarmente insidiosa se ad agire non è una grande impresa, ma un cittadino con modeste risorse finanziarie!).

Volevo cioè capire se la Corte, oltre ad essere un indiscusso motore di sviluppo del diritto comunitario (cosa che esaminavo diffusamente), fornisse anche risposte concrete nei casi specifici oppure se le proprie decisioni fossero talora un pò troppo “diplomatiche”

Nasce così la mia tesi su: “La tutela dei diritti riconosciuti ai singoli dall’ordinamento comunitario contro le violazioni commesse dagli Stati membri”.

Sono poi seguite altre mie pubblicazioni su temi generali di diritto comunitario:

“Il diritto di ricorso in annullamento del Parlamento Europeo”, in AA.VV., “ Il Ricorso di annullamento nel trattato istitutivo della Comunità Europea ”, Milano, 1998 (atti dell’intervento al convegno di Milano del 29 marzo 1996 sull’art.173 del Trattato CE.

Il Trattato di Amsterdam” in Contratto e Impresa/Europa , 1997, p. 800

Parlamento Europeo e Commissione a confronto sulle delocalizzazioni industriali“, in Contratto e Impresa /Europa, 2, 2006.