Il mio lavoro

Ermenegildo_Mario_Appiano_mediatore

Da oltre 20 anni, mi occupo di mediazione, quando ancora tale strumento era pressoché sconosciuto in Italia.

Principalmente tratto mediazioni relative a controversie successorie e su diritti reali, condominiali, divisionali, bancarie, assicurative. Spesso le liti relative a divisioni hanno come oggetto quelle di immobili in comunione tra coniugi, il che conduce inevitabilmente il mediatore a confontarsi con i delicati meccanismi delle liti famigliari.

Quando invece lavoro come avvocato, presto consulenze nei settori di mia specializzazione professionale (diritto immobiliare, comunitario, vitivinicolo).

Sono tra l’altro consulente delle seguenti associazioni: FIAIP – Piemonte (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionalei), ALAC (Associazione Liberi Amministratori Case), APPC (Associazione Piccoli Proprietari Case).

Dovendo assistere clienti coinvolti in un contenzioso, prediligo – ogni volta che sia possibile – il ricorso alla negoziazione ed alla mediazione, quali strumenti principali per dirimere le liti.

Conosco tuttavia bene il mondo forense, avendo iniziato la mia attività professionale come “avvocato di tribunale” (nel mondo anglosassone si direbbe “litigator“), seguendo processi – sia la fase di merito che quella esecutiva – per liti in materia civile e commerciale in molti fori italiani.

Divenuto avvocato cassazionista, ancora adesso continuo l’attività forense, quando i miei clienti si trovano costretti ad affrontare una lite giudiziaria, non essendo stato possibile definire il loro contenzioso con strumenti alternativi (e cioè una negoziazione ovvero una mediazione).

Credo fermamente che la professione di avvocato richiede specializzazione: è ormai finita da tempo, a mio parere, l’epoca in cui un avvocato seguiva indifferentemente casi in materia civile, penale ed amministrativa, insomma era un “tuttologo”. Tuttavia, anche il restringere il campo di azione ad uno solo di tali settori non soddisfa ancora l’esigenza della specializzazione.

Di conseguenza, ho scelto di assistere i miei clienti usando il meccanismo del “team”: collaboro infatti con una rete di colleghi specializzati nei vari settori del diritto, a cui chiedo di affiancarmi quando la loro professionalità è utile per assistere al meglio il mio cliente. In questo modo, quest’ultimo viene seguito nel modo migliore, mantenendo sempre un rapporto diretto con me.